Restauro e qualificazione Casa Comunale Afragola

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Il servizio attiene la Direzione Operativa nell’ambito dell’Ufficio di Direzione dei Lavori e la Progettazione esecutiva delle opere strutturali inserite nella Perizia di Variante in corso d’opera e nel Progetto delle Opere Completamentari degli interventi di Recupero funzionale, Restauro e Consolidamento dell’edificio storico destinato ad ospitare il Municipio di Afragola, finanziato nell’ambito del Programma Integrato PIU Europa “Afragola Porta della Campania”.

La storica Casa Comunale del Comune di Afragola sorge nella prima metà del 1800, contestualmente alla Piazza antistante, sulle aree ricavate dalla demolizione di antiche masserie. L’edificio, (attualmente vincolato ex leges 1089/1939 e 28/2004) ha una forma in pianta a “C” con la facciata principale che costituisce la quinta di rappresentanza verso la Piazza e che “riprende gli schemi tradizionali dell’edilizia pubblica ottocentesca, con un corpo centrale leggermente avanzato, che ne rompe la linearità e mette in risalto la zona più rappresentativa dell’edificio. Questa è anche sottolineata dal porticato al piano terra, dalla balconata con balaustra in ghisa e dalle aperture centinate al primo piano e dalla torre dell’orologio e campanaria, che si eleva oltre la copertura. L’apparato decorativo della facciata è arricchito dal paramento a bugnato alternato (rustico e liscio) che riveste il piano terra, i cantonali, le lesene e gli architravi(Pasinetti C., Caccavale A., Il Palazzo Comunale – La storia, l’edificio ed il restauro dei dipinti). L’accesso all’edificio avviene attraverso una pregevole cancellate in ghisa a tergo della quale si sviluppa un sistema di esili pilastri che sostengono le caratteristiche volte a vela e conducono al retrostante cortile delimitato da facciate liscie. Di particolare interesse è l’architettura della scala principale a tre rampanti con struttura voltata in muratura, rivestimento in marmo di Carrara e perimetrata da una pregevole ringhiera con pilastrini in ghisa.

L’edificio è composto di tre livelli fuori terra, la struttura portante è in muratura piena in tufo giallo napoletano; gli orizzontamenti sono di tipo voltato al piano terra mentre gli impalcati interni sono di tipo piano in acciaio e tavelloni ovvero con travi in legno su singola o doppia orditura, il cui comportamento flessionale è irrigidito da travi rompitratto, disposte all’estradosso dei solai a cui sono connesse con eleganti staffature in ferro sagomato. La copertura è di tipo inclinato su due falde caratterizzata da un manto di copertura in tegole marsigliesi ed un pregevole sistema di capriate lignee a cui si alterna un sistema di travi ad asse orizzontale ordite tra murature di spina sagomate. Le fondazioni sono di tipo diretto e profondo con tipologia a doppio arco, superando il sottostante sistema di cavità rilevato nel corso dei lavori.

Il progetto è finalizzato al ripristino della originaria funzione amministrativa mediante un insieme di interventi: di restauro delle facciate, delle pavimentazioni di stile veneziano e dei dipinti; di consolidamento dell’intero organismo edilizio; di manutenzione straordinaria degli ambienti. L’intervento è completato dalla riqualificazione degli spazi esterni e della fontana rivestita con mosaici veneziani.

Considerata la complessità dei valori dell’edificio per lo svolgimento dei servizi affidati ed al fine di garantire una costante presenza in cantiere, è stato costituito un team di professionisti interni alla società con diverse specializzazioni (Architetto – Ingegnere tecnologo e strutturista – Consulente scientifico esperto in Recupero edilizio ed Innovazione tecnologica) che sono stati affiancati in fase esecutiva dai responsabili dell’impresa esecutrice e dai tecnici delle aziende fornitrici dei prodotti di restauro, edili e meccanici. Particolarmente intenso è stato il confronto continuo con i tecnici del Comune e con la Soprintendenza ai beni artistici ed architettonici della Provincia di Napoli.

Nel corso dell’intervento, a seguito di un dettagliato piano di indagini e delle prescrizioni impartite dalla Soprintendenza nell’esercizio dell’alta sorveglianza, è stato necessario predisporre una Perizia di variante e, successivamente, la progettazione di Interventi di Completamento tesi complessivamente: a ottimizzare gli interventi strutturali in elevazione ed in fondazione anche in considerazione del sistema di cavità rilevato, a includere il recupero del sottotetto, a prevedere lo spostamento dell’impianto dell’ascensore all’interno del cavedio interno alla scalinata principale  

Il progetto di miglioramento sismico sviluppato in corso d’opera è stato basato sul concetto della riconoscibilità, del minimo intervento e della convergenza tra la soluzione strutturale e tecnologica. A tal fine sono stati progettati gli interventi di sostituzione dei solai in acciaio ammalorati e di consolidamento di quelli in legno, mediante la predisposizione all’interno dei corposi massi di riempimento di nuovi solai in acciaio ed il restauro degli elementi lignei originari (travi e panconcelli) lasciati a vista all’intradosso. Le solette di ripartizione dei solai sono state realizzate in cls alleggerito, armate con reti strutturali in fibre di vetro ed ancorate alle murature perimetrali, configurando contestualmente il sistema di connessione diffusa tra i maschi murari, che si sono rilevati di ottima fattura e con elevate capacità resistenti residue, e la superficie di allettamento delle pavimentazioni.

Di particolare interesse, inoltre, è stata la progettazione ed esecuzione: del rinforzo del solaio a sostegno della torre campanaria; del sistema della nuova copertura realizzata con i materiali tradizionali e secondo lo schema originario; della struttura dell’ascensore interna in acciaio e vetro, indipendente dalla scala perimetrale e fondata su di una platea su micropali. Infine per quanto attiene la presenza delle cavità, si è eseguito un riempimento con materiale alleggerito esclusivamente nei vani confinanti con la sede stradale, avendo verificato la stabilità delle ulteriori zone voltate. 

Complessivamente si è raggiunto un equilibrio tra le istanze della conservazione e del miglioramento sismico, coniugato attraverso una impostazione progettuale finalizzata al minimo intervento ed all’utilizzo di materiali e tecniche tradizionali abbinate ed integrate a soluzioni tecnologiche innovative, non invasive e reversibili che ha reso possibile rifunzionalizzare l’edificio per una destinazione pubblica senza dover rinunciare alle istanze formali e tecniche dell’architettura.

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